Andy Warhol. Flashback

Andy Warhol è uno di quegli artisti eletti, nati per fare e rimanere nella storia, cresciuti per modificare gli equilibri culturali di un luogo in un determinato momento storico. Un artista dentro che, nel suo vivere lucidamente il caos di una vita talvolta estrema e dissoluta, pianifica la sua ascesa cercando di sfruttare le occasioni che solo l’America degli anni Cinquanta e Sessanta poteva offrire. Da una parte l’opportunità di vivere nel paese che stava diventando propulsore indiscusso del mondo, dall’altra la possibilità di rappresentarlo con ironia, sintetizzarlo con acutezza, riassumerlo con cosciente follia, raccontarlo con perspicacia comunicativa, metterlo a nudo con tagliente cinismo e amarlo in modo disincantato e incondizionato solo come un grande conoscitore di menti e di anime avrebbe potuto fare. “Nessun altro paese al mondo ama il presente quanto l’America. Oggi accadono così tante cose che siamo troppo occupati a guardare, parlare e pensare a tutto quello che accade per fare qualsiasi altra cosa. Non abbiamo tempo per ricordare il passato e non abbiamo l’energia per immaginare il futuro, siamo così indaffarati, possiamo soltanto pensare: Ora!”